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01 Ottobre 2016 17:22
Manovre e dolori tedeschi
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti
Lo stato dell'economia
Si è appena conclusa una settimana con gli occhi puntati sulla Germania. In primo luogo per via del vertice di Berlino – ufficialmente descritto dal portavoce della cancelliera Angela Merkel come una “riunione ordinaria” incentrata sul tema dell'industria europea – che ha visto l'Italia esclusa, a favore di un incontro a tre tra Germania, Francia e il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker. Un mini-direttorio, di fatto, che ha discusso di Brexit e della situazione generale dell'economia europea. Insomma, non esattamente una cosa da poco, anche perché l'Italia è uno dei primi Paesi manifatturieri del Vecchio Continente.
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Il secondo evento “
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24 Settembre 2016 18:15
La svolta della Bank of Japan e i conti olimpici
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti
Lo stato dell'economia
“A piccoli tassi”. Ormai, potremmo dire le banche centrali di tutto il mondo procedono così, in un'altalena continua fatta di attesa di novità che segnino la ripresa dell'economia alla vigilia delle riunioni dei comitati esecutivi degli istituti e successive (deluse) constatazioni sul fatto che i tassi continuano a restare invariati. Mercoledì è stata la Banca del Giappone a confermare che il tasso di riferimento restava a quota -0,1%, come deciso a gennaio, e che il piano di espansione monetaria sarà mantenuto a 700 miliardi di euro all'anno. La novità importante, però, è che sarà introdotto un “controllo della curva dei rendimenti” e la Banca nipponica acquisterà titoli
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17 Settembre 2016 11:15
L'Europa si sfilaccia e i banchieri incassano
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti e Antonio Leone
Lo stato dell'economia
Le istituzioni europee ormai non servono più. Mercoledì il discorso di Juncker sullo Stato dell'Unione aveva posto le premesse per un compromesso modesto, ma quantomeno interno alle istituzioni. Senza smentirlo, due giorni dopo, a Bratislava, l'Europa dei governi ha rifatto il lavoro da capo. Risultato: Renzi (e Orban) sul piede di guerra, compromesso al ribasso e mille incognite da superare.
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16 Settembre 2016 13:30
Gestire dal basso i beni comuni: il caso Torino
Il capoluogo piemontese ha adottato a gennaio 2016 il Regolamento comunale
di Serena Carta
Passeggiando per Torino la sagoma della Mole Antonelliana la si incontra più volte. E chi l'avrebbe detto che il simbolo di Torino abbia così tanto in comune con i cosiddetti “beni recuperati”: spazi e luoghi abbandonati – caserme, fabbriche, ferrovie, abitazioni, palazzi storici, teatri per fare alcuni esempi – già sfruttati e “posseduti”, salvati dal degrado del tempo, riscoperti nella loro destinazione d'uso e resi accessibili alla cittadinanza. Era stata concepita per essere un tempio israelitico, la Mole, ma il progetto di Alessandro Antonelli non piacque alla comunità ebraica torinese; così il Comune di Torino la acquistò per farne un monumento all’unità nazionale finché, nel corso dei decenni e dopo varie vicissitudini, non fu riconvertita a spazio museale. Fortuna che qualcuno
Storie
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15 Settembre 2016 12:57
L’economia dolce della montagna
Parla Maurizio Dematteis (Dislivelli): “Da Gestalp al turismo sostenibile, le terre alte stanno trovando vie per rinascere”.
di Paolo Piacenza
Fare impresa, fare squadra, riattivare strade di crescita economica in modo responsabile, sostenibile e con attenzione ai luoghi, alle persone, alla storia e al futuro. Sono temi che entrano nel cuore del dialogo Tra Terra e Cielo che apre i Percorsi tra economia e felicità di ISAO 2016. Ma sono anche i temi che appassionano Maurizio Dematteis, ricercatore, giornalista e videomaker, fondatore, insieme ad altri, di Dislivelli, associazione che è nata nel 2009 dall’incontro tra ricercatori e comunicatori e giornalisti. Spiega Dematteis: " Dislivelli opera per individuare modelli e buone pratiche nate in montagna per valorizzarle e comunicarle, e far capire
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10 Settembre 2016 11:00
Mario Draghi tiene botta, l'Europa si divide
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti e Antonio Leone
Lo stato dell'economia
La barra di Mario Draghi resta dov'è. Il board della Bce di giovedì ha deciso: tassi invariati, nessuna nuova misura di acquisto di titoli al momento, anche se Francoforte è pronta a intervenire. Ma soprattutto SuperMario ha confermaro il suo ruolo di "grande mediatore": ha chiesto agli stati latini di fare le riforme, ma pure ha suggerito alla Germania politiche più coraggiose per la crescita. Ha bacchettato le banche chiedendo ai banchieri di non cercare alibi nei tassi negativi, ma ha anche ricordato che il credito in Europa cresce, costantemente, dal 2014.
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03 Settembre 2016 15:58
La strana etica della Silicon Valley
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti
Lo stato dell'economia
Bacchettata per Apple questa settimana, dopo che la Commissione Europea ha stabilito che l'azienda dovrà restituire 13 miliardi di imposte non pagate grazie al trattamento fiscale, ritenuto non equo, concesso a suo tempo dall'Irlanda. Per farsi un'idea, secondo Bruxelles, Apple avrebbe goduto di un'aliquota effettiva dell'1% nel 2003, ulteriormente abbassata allo 0,5% nel 2011 e allo 0,005% nel 2014. L'Irlanda quei soldi, in realtà, sembra neanche volerli – scrive La Stampa – per non perdere il suo status di “paradiso fiscale” per le aziende.
In quel di Cupertino, l'ad di Apple